Luca Barbareschi protagonista della commedia “November” di David Mamet

L’attore, con questa graffiante commedia sarà in scena al Teatro Argentina a Roma fino al 16 marzo 2025.

Novembre, un mese un po’ malinconico e lento, fatto di giornate che si accorciano, le consuete nebbie in Val Padana, l’inverno dietro l’angolo e il Natale che incombe. Almeno da noi in Italia. Perché, invece, dall’altra parte dell’oceano e precisamente negli USA novembre è quanto mai irrequieto essendo il mese delle elezioni presidenziali. Un momento in cui si prende il polso al paese e le aspettative dei candidati si concretizzano o falliscono. Un periodo intenso, spesso febbrile per gli opposti staff che allarmati consultano costantemente exit poll e indici di gradimento. Pronti a tutto, anche a falsificare le votazioni, purché il candidato per cui lavorano venga eletto, come la storia ci ha mostrato. Questa grande kermesse, questa guerra spietata è il tema di November, la commedia di David Mamet, in scena al Teatro Argentina di Roma fino al 16 marzo. Protagonisti Luca Barbareschi , nei panni di Charles Smith, Presidente uscente ma con grosse velleità di rielezione e Chiara Noschese che cura anche la regia della pièce, in quelli di sua moglie Clarence. E’ l’occasione per Barbareschi, attore teatrale, cinematografico, televisivo, produttore e per un certo periodo anche politico di tornare in scena dopo Il cielo sopra il letto di David Hare, con Lucrezia Lante della Rovere, l’ottimo Il Discorso del Re, in cui era il logopedista Bertie e un apprezzato Cyrano di Bergerac al Teatro Eliseo di cui dal 2001 è stato a lungo Direttore Artistico. Lo fa con un testo di David Mamet , autore statunitense e Premio Pulitzer con cui ha lunga frequentazione avendo tradotto e portato in scena American Buffalo, Oleanna, Boston Wedding e Il Penitente. Autore impegnato nel dipingere con ironia e amarezza la società americana Mamet in November racconta con umorismo non privo di cinismo la spietatezza della campagna elettorale negli USA utilizzando un perfetto meccanismo teatrale con ritmi impeccabili ed incalzanti. Ci mostra in modo sorprendentemente attuale il Presidente Smith pronto a tutto per di essere rieletto. Nulla sembra fermarlo. Né il calo dei consensi, né la rinuncia della moglie Clarence che si sta organizzando un futuro post Casa Bianca, né il timore di una guerra nucleare che sembra dietro l’angolo e neppure la recessione del 2007 già presente con fallimenti, licenziamenti e timore diffuso sulla fine dell’American Dream . A gettare la spugna, come suggerisce il suo staff, non ci pensa proprio e le prova tutte per vincere e risalire nei consensi. Paradossalmente sarà l’aver graziato due tacchini nel Giorno del Ringraziamento ad aumentarne il gradimento. Occasione per l’autore di additare la superficialità e fragilità di un sistema politico privo di remore morali pur di arrivare al potere e di un elettorato superficiale, sprovveduto e facilmente manipolabile. Il Make America great again appare qui estremamente attuale e November diventa una macchina da guerra di comicità ma anche di critica e cinismo. “ Dirigere il testo di Mamet è stato come dirigere una partitura musicale dove tutto cambia costantemente di ritmo- sottolinea Chiara Noschese- Il protagonista, Charles Smith, è al centro di un circo a tre piste dove tutto è concesso. Lui è feroce e aggressivo, capriccioso ma anche vulnerabile e al centro del circo mette una spudorata venalità”. Un personaggio attualissimo aggiungiamo noi che sarà possibile vedere in giro per l’Italia grazie a una tournée che si svolgerà da Ascoli Piceno a Voghera, da Sanremo a Firenze e si concluderà a Treviso il 13 aprile.
Foto: Federica Di Benedetto