VIAGGI E DIABETE: UN RAPPORTO SPESSO DIFFICILE

In arrivo nuovi metodi digitali di monitoraggio continuo del glucosio.

Il diabete è una malattia cronica con la quale bisogna imparare a convivere. L’autocontrollo della glicemia è una regola basilare che spesso può risultare difficile quando si è in viaggio, soprattutto per chi ha il diabete di tipo 1 che colpisce anche molti giovani. Oggi esistono nuove tecniche di monitoraggio sempre più a misura delle nuove generazioni. La glicemia può essere letta passando il cellulare sopra a un sensore installato sulla parte alta del braccio o premendo il pulsantino di un “glicosensore” indossato sull’addome o ancora leggendo il risultato su un ricevitore al quale arrivano i dati da un minuscolo rilevatore di glucosio impiantato sottocute.

Strumenti per il monitoraggio “Flash”

Sono nuovi strumenti molto lontani dalle tradizionali punture al dito per la misurazione della glicemia dalla gocciolina di sangue sulla striscia reattiva. Ci sono infatti pazienti che hanno bisogno di un controllo anche più al volte al giorno, soprattutto se necessitano di una terapia insulinica. Di fronte allo sviluppo di nuove tecnologie, la Società Italiana di Diabetologia ha deciso di redigere un documento di consenso per analizzare vantaggi e limiti di questi nuovi strumenti di monitoraggio del diabete. Il prof. Francesco Purrello, Presidente della Società Italiana di Diabetologia, ha messo a confronto un gruppo di esperti per valutare l’utilizzo di queste nuove tecniche.

Francesco Purrello, Presidente Soc. Italiana Diabetologia

Il documento ha ritenuto utili i nuovi sistemi di monitoraggio soprattutto per i pazienti con diabete di tipo 1 che hanno bisogno di sapere a tempo reale non solo il valore istantaneo della glicemia, ma anche la tendenza al rialzo o al ribasso del valore glicemico per meglio gestire la malattia, senza doversi pungere il dito da sei a otto volte al giorno per misurare il proprio stato e prevenire crisi ipoglicemiche. Gli esperti concordano sul fatto che l’uso di questi nuovi dispositivi possono ridurre il rischio di ipoglicemia e rendere migliore la qualità della vita dei pazienti. “La possibilità di controllare la glicemia più volte al giorno senza dover pungere il polpastrello – ha commentato la professoressa Simona Frontoni, professore associato di Endocrinologia, Università Roma Tor Vergata e direttore UOC Endocrinologia, Diabetologia e Malattie Metaboliche Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina – è molto apprezzata in particolare dai giovani con diabete di tipo 1, ma anche da persone con diabete di tipo 2 in terapia insulinica.

Simona Frontoni, Direttore UOC Endocrinologia Fatebenefratelli

Le frecce di tendenza sono strumenti per prevenire sia ipoglicemie sia iperglicemie, garantendo un miglior controllo globale.” Ci sono tuttavia delle differenze tra i due nuovi sistemi di monitoraggio continuo attualmente disponibili: il sistema “Real Time” (rtCGM) ha bisogno di essere tarato in una struttura sanitaria e richiede una calibrazione, mentre gli apparecchi per il sistema “Flash” (FGM) escono dalla fabbrica già tarati. Il primo inoltre può essere influenzato dall’assunzione di paracetamolo, mentre il secondo, il Flash, no. “Necessariamente, ogni avanzamento tecnologico comporta dei costi aggiuntivi – riferisce il Prof. Agostino Consoli, presidente eletto della SID e professore ordinario di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina e Scienze dell’invecchiamento, Università Gabriele D’Annunzio Chieti Pescara – In questo caso tuttavia, parte dei costi aggiuntivi viene assorbito dalla riduzione del consumo di strisce reattive, che nel caso di persone diebetiche in trattamento insulinico intensivo può arrivare a 7 o 10 strisce al giorno.”

Agostino Consoli, Presidente eletto Soc. Ital. Diabetologia

Al momento ogni regione ha deliberato modalità di accesso diverse a questi nuovi presidi e alcune sono molto restrittive. Si dovrebbe arrivare ad una valutazione uniforme del rapporto costi-benefici delle nuove tecnologie anche in relazione ai costi dei sistemi tradizionali di monitoraggio, per arrivare ad una razionalizzazione delle risorse uguale in tutte le regioni, al fine di venire incontro ai soggetti che possono trarre beneficio dai nuovi metodi di monitoraggio continuo della glicemia: soggetti che spesso sono giovani e desiderano condurre una vita libera, normale e viaggiare senza troppi problemi.