Luci della storia su Porta Pia

 

L’Estate romana volge al termine, dal punto di vista meteorologico e anche gli spettacoli e incontri che l’hanno accompagnata. Ma c’è ancora qualche appuntamento degno di nota capace di riunire storia, cultura, musica e occasioni di svago sul filo della memoria. Come “Luci sulla Storia di Porta Pia” che, dopo 147 anni ricorda lo storico avvenimento.

Quando l’esercito italiano, guidato dal Generale Cadorna, fece irruzione e, tramite la famosa “breccia”, nelle mura dalla Città Leonina. Proprio a Porta Pia, nel cortile su cui affaccia il Museo storico dei Bersaglieri, dal 12 al 17 settembre si svolgono una serie manifestazioni commemorative all’insegna del Tricolore in collaborazione con il Museo Storico dei Bersaglieri, l’Associazione Nazionale Bersaglieri e dall’Associazione Amici di Porta Pia. Inaugurazione il 12 settembre Tavola Rotonda dedicata al Generale Cadorna e condotta da Carmen Lasorella e a seguire il concerto della Banda Musicale della Gendarmeria Vaticana, a ribadire l’amicizia fra lo Stato Vaticano e la Repubblica Italiana. Si prosegue il 13 con “Profumo di Roma” un pomeriggio fra sonetti e canzoni romanesche; il 14 sarà la prestigiosa Banda della Marina Militare a aprire le celebrazioni seguita alle 21 dalla Compagnia Nazionale di danza Storica che si esibirà in costumi d’epoca; imperdibile il giorno successivo alle 18 il “chiasso” musicale della Fanfara dei Bersaglieri di Viterbo e altrettanto Sabato 16 il Concerto della Banda dell’lEsercito Italiano diretta da Antonella Bona. Gran finale domenica 17 con le performance di due scuole di musical e , alle 21, la Fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Roma che con i suoi ottoni piumati di sicuro entusiasmerà il pubblico. Tutti gli incontri sono gratuiti e occasione per ricordare attraverso momenti di svago un’importante data storica. Quando alle 5 di mattina del 20 settembre inizio’ il cannoneggiamento su Roma. Papa Pio IX

non solo aveva rifiutato la resa ma aveva minacciato di scomunica chi avesse dato l’ordine di iniziare la battaglia. Forse per questo toccò al Capitano Giacomo Segre che essendo ebreo non la temeva. Mentre Nino Bixio sostava a San Pancrazio il Settimo Reggimento di Artiglieria di Pisa aprì il fuoco sulla porta dove intorno alle 9 cominciò ad aprirsi una breccia da cui dovevano passare all’assalto fanteria, bersaglieri e carabinieri. Non fu necessario perché alle 10 dalla parte pontificia venne issata la bandiera bianca e dopo residui scontri il Generale Kanzler, Capo delle truppe pontificie si arrese. Roma era conquistata e lo Stato Vaticano ormai sarebbe diventato parte del Regno d’Italia. Vale la pena di visitare il luogo e ricordare gli avvenimenti accompagnati dalle belle esecuzioni delle nostre ottime bande militari