TEATRO A ROMA- LE NOVITA’ DA NON PERDERE

Finalmente è arrivata la primavera e, almeno a Roma, valutando il rigoglio delle fioriture sembra quasi estate. Uno sbocciare traboccante che si riverbera anche nei numerosi e interessanti debutti teatrali. Tante le proposte prima che l’inizio stagione estiva porti al concludersi dei cartelloni.

Tra gli spettacoli più intriganti i nostri suggerimenti si indirizzano verso palcoscenici fuori dai percorsi iper conosciuti ma in grado di offrire serate stimolanti, con tematiche attuali, singolari e stimolanti. E’ il caso di “Terroni- Centocinquantanni di menzogne” in scena dal 24 al 29 di aprile al Teatro Ghione in via delle Fornaci a Roma. Un teatro creato dall’indimenticata attrice Ileana Ghione e che da decenni ospita fra eleganti decori rossi e neri un “discorso teatrale” di tutto rispetto. Questa volta come si evince dal titolo lo spettacolo, scritto e interpretato da Roberto d’Alessandro e tratto dal libro- saggio di Pino Aprile, punta a far luce sulle tante verità taciute dopo l’arrivo dei piemontesi nel Regno delle Due Sicilie. Un’impresa come raccontato dai libri di storia patriottica e disinteressata che in realtà non solo mirava ad appropriarsi delle ricchezze del Regno, a cominciare da quelle esorbitanti del Banco di Napoli, ma che ebbe un seguito di saccheggi, stupri e sanguinose repressioni quasi sempre ignorati. Dalla “malaunità Nord e Sud hanno proceduto a velocità e su binari diversi e l’elenco dei luoghi comuni sui meridionali si è ampliato. Lo spettacolo, per narratore e musiche e riconducibile al Teatro- Canzone di Giorgio Gaber, si avvale dell’imperiosa e potente corposità di D’Alessandro, calabrese Doc, nato a Montalto Affugo (Cosenza) e da lungo tempo impegnato in

campo meridionalista. E’ un viaggio attraverso una dolorosa “contro storia” d’Italia frutto di studi e ricerche documentate ma raccontato con ironia. Occasione per evidenziare che più di una liberazione si tratto di un’invasione e i cosiddetti briganti meridionali erano cittadini impegnati a difendere le proprie tradizioni, autonomie ed economie. Altra occasione per una rilettura storica è “Grotesk- Ridere rende liberi” in scena al Teatro della Cometa, via del teatro di Marcello, dal 25 aprile al 6 maggio. Il testo di Bruno Maccallini e Antonella Ottai si ispira ai maggiori autori tedeschi del periodo Weimar inserendo le musiche coeve di Kurt Weill, Friedrich Holländer e altri. Occasione per immergersi nella vivace atmosfera degli anni ’20 a Berlino quando la città era all’avanguardia della creatività, libertà e licenziosità. Bruno Maccallini multiforme interprete ci accompagna nel suo Kabarett. Attraverso beffarde risate manifesta la critica e lo sberleffo graffiante al potere, al vuoto perbenismo denunciando una classe sociale in totale declino, avviata verso l’incubo nazista. Grotesk  è un «campo di battaglia su cui con le sole armi delle parole giuste e della musica si possono distruggere le armi d’acciaio». Chicca per intenditori, vista l’esiguità della sala, “Chanel segreta” con Sara Platania, a Stanze Segrete, via della Penitenza. Al personaggio della celebre Mademoiselle il cinema ha dato parecchio rilievo proponendone la straordinaria esistenza. L’atto unico di Valeria Moretti si concentra però sulla sua infanzia ripercorsa in un “giorno infernale” come Coco considerava la domenica, quando l’atelier era chiuso e tormenti e vulnerabilità di una donna di indiscusso successo tornavano a galla. Una Chanel fuori dagli stereotipi che si racconta allo spettatore accompagnata da gradevoli quadri musicali.