ARTE, STRUMENTO DI TURISMO

Il Cinema e il Delta del Po si incontrano

Un’intuizione intelligente quella di fare dell’arte, classica o contemporanea un veicolo di interesse verso luoghi di solito discosti dalle mete del turismo tradizionale. Fondazioni, Casse di Risparmio e Comuni , spesso sollecitati da esperti e curatori illuminati hanno deciso di investire su bellezza e creatività e attraverso queste far conoscere il loro territorio. I frutti sono stati eccellenti. Sono state infatti le tante pregevoli mostre organizzate da Marco Goldin a inserire Brescia, nota per la produzione di armi e tondini di ferro, nel circuito artistico internazionale e ottenendo un afflusso di visitatori alla scoperta delle molte attrattive della città. Altrettanto è avvenuto per la suggestiva Treviso, sfavorita dal trovarsi fra Padova e Venezia o per la magnifica villa a Mamiano di Traversetolo (Parma), affermatasi grazie alla Fondazione Magnani Rocca e alle esposizioni che vi si organizzano. Emblematica conferma Rovigo, ignorata dal turismo eppure al centro di una zona, il delta del Po , di alto valore naturalistico. Ormai da anni le cinquecentesche eleganti strutture di Palazzo Roverella, sottoposte a sapiente restauro, ospitano oltre all’interessante Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi mostre preziose con temi di nicchia. Come “Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi”, aperta fino al primo di luglio e dedicata proprio alla zona terminale del Grande Fiume: il Polesine. Il Po, infatti, se non il primo attore appare come un’icona essenziale ed emblematica di molte prestigiose pellicole. Fra queste alcune pietre miliari della nostra storia cinematografica. Le acque, le sabbie, i casoni circondati da immensi e solitari spazi liquidi, le canne, la vita dei pescatori, hanno fatto da sfondo a circa cinquecento tra film, documentari, fiction televisive. A girarli i più grandi registi: Luchino Visconti, nel 1943, “Ossessione”, Roberto Rossellini, nel 1946 , “Paisà”, Giuseppe De Santis “Caccia tragica”, Michelangelo Antonioni esordisce nel 1957 con “Gente del Po”, prosegue con “Il grido” e risalendo verso Ravenna con “Deserto rosso”. 1964. Sempre il fiume, i rii e le terre intorno sono protagonisti de “Il mulino del Po” per la regia di Alberto Lattuada, 1949, mentre Mario Soldati con “La donna del fiume”, nel 1954, consacra definitivamente Sophia Loren. Anche Florestano Vancini, è di casa nel Delta. Ad esso dedica numerosi documentari come “Uomini della palude” e poi, nel 1984, il film tv “La neve nel bicchiere”. Nella valli di Comacchio, Giuliano Montaldo ambienta “L’Agnese va a morire” e con “La casa dalle finestre” che ridono Pupi Avati trasforma, nel 1976, la bassa padana nel teatro di film horror. In tempi più recenti ecco i Fratelli Taviani, Ermanno Olmi Bertolucci, Luigi Magni, Bigas Luna, Silvio Soldini e molti altri. “L’esposizione –sottolinea il curatore Alberto Barbera– si propone di ricostruire la storia del rapporto intenso, profondo e originale che si è instaurato fra un territorio dalle caratteristiche pressoché uniche e i cineasti italiani, dando vita a opere indimenticabili destinate a rimanere nella storia del cinema”. Il percorso della mostra rodigina si affida a una vasta tipologia di documenti esposti in originale o in copie e stampe realizzate per l’occasione. . Lo arricchiscono foto di scena e di set, manifesti, locandine e materiali pubblicitari, documenti originali, sceneggiature, materiali d’archivio, videomontaggi di sequenze di film, documentari e sceneggiati TV oltre a interviste filmate ai protagonisti. La visita diventa un’esperienza unica alla scoperta di una città e di un territorio dalle mille sorprese culturali, paesaggistiche e gastronomiche. Rovigo Convention & Visitors Bureau, in occasione dell’evento, promuove IDEEweekend per scoprire quel patrimonio artistico culturale presente nella città di Rovigo e nel Delta del Po, dove storia e natura, tradizione e innovazione sono espressione della ricchezza delle piccole destinazioni turistiche italiane
Per informazioni: www.rovigoconventionbureau.com
Informazioni e prenotazioni: www.palazzoroverella.com