Grande Francia: dove il turismo si sposa alla cultura

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Non poteva esserci uno sfondo migliore della Villa che a Roma fu di Paolina Bonaparte, oggi sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, per presentare i tesori del turismo culturale Francese. Alla presenza dell’Ambasciatore, Philippe Zeller, del direttore di Atout France, Frédéric Meyer e della infaticabile Barbara Lovato, Responsabile dell’Ufficio Stampa, sono stati indicati nuovi itinerari per il 2017, scelti tra la miriade di proposte che questo Paese offre all’Europa e al mondo intero. Alcuni numeri parlano da soli: la Francia ha più di 40.000 monumenti e siti rappresentativi (dei quali, 41 UNESCO), 8000 musei, più di 500 festival, stagioni teatrali, concerti, spettacoli di ogni genere artistico e musicale. Uno stuolo di architetti, storici e scienziati è alla continua ricerca di spazi di nuova generazione che in una prospettiva di alta interattività tendono a promuovere la conoscenza e la valorizzazione in forme originali dell’immenso patrimonio artistico, culturale, archeologico e scientifico che la Francia possiede. Un capitale che è fruibile ogni anno da milioni di visitatori (più di 57 nel solo 2014).

1024px-le_chateau_du_clos_lucePer guidare il turista all’interno di un’offerta così ampia e articolata, Atout France propone una analisi delle destinazioni illustrate all’interno del Cluster Turismo e Cultura, visitabile su www.france.fr  Tra gli itinerari presentati, è stato indicato il Castello di Clos Lucé nella Valle della Loira, che è divenuto un centro di ricerca e di studio dell’opera di Leonardo da Vinci, del quale ricorrono i 500 anni della sua permanenza in questa dimora francese. Gestito dal 1954 dalla famiglia Saint Bris, il Castello di Clos Lucé vuol trasmettere al maggior numero di persone l’eredità artistica e scientifica di questo genio del Rinascimento, vanto della storia culturale italiana, ma anche di quella francese: perché non tutti ricordano che il grande Leonardo è sepolto nel Castello Reale di Amboise, dove soggiornò fino alla sua morte, avvenuta nel 1519. In questo luogo furono ospiti del Re di Francia artisti francesi, fiamminghi e italiani. Il maniero testimonia la raffinatezza dell’epoca rinascimentale e molti eventi europei legati a quel contesto storico. Sono magnifici i giardini panoramici che dominano la Loira. Altra proposta irrinunciabile sono i musei di Parigi, riuniti oggi nella istituzione pubblica di Paris Musées. Quattordici musei espongono collezioni d’eccellenza per varietà e qualità che esaltano la ricchezza culturale della capitale francese e della sua storia. E’ bene sapere che esiste anche un altro ente pubblico: il Centro Nazionale dei Monumenti Storici, che fa capo al Ministero della Cultura e della Comunicazione, che gestisce monumenti e siti storici aperti al pubblico.

20161004_182232Tra i più famosi, ci sono l’abbazia di Mont Saint Michel, i castelli di Angers, l’Arco di Trionfo e la Sainte-Chapelle, solo per citarne alcuni. Anche in questo caso, per scegliere e muoversi all’interno di una gamma così vasta di proposte: www.monuments-nationaux.fr Spostiamoci ora Le Havre, patrimonio mondiale dell’Unesco. Nel 2017, la città celebra i 500 anni dalla sua fondazione, secondo gli storici avvenuta l’8 ottobre del 1517, quando Francesco I ne firmò la nascita. Allora era una zona paludosa della Normandia che accoglieva poche imbarcazioni; oggi, oltre ad essere un porto internazionale, è divenuta una grande metropoli affacciata sulla Manica. Le Havre vanta le firme di grandi architetti come Oscar Niemeyer e Jean Nouvel. Splendida è la sua vista sull’estuario della Senna. Famosi sono i suoi giardini pensili sull’ex forte militare. Assolutamente da non perdere è il MUMA (Museo d’arte moderna André Malraux) vicino al porto e la sua collezione di opere degli impressionisti. Secondo uno studio dell’Organizzazione mondiale del turismo, se il 37 per cento dei viaggi in Francia sono spinti da interessi culturali, di questi ultimi il 44 per cento sono motivati da interessi religiosi o spirituali.

le_havre_vue_plage_14_07_2005Pur essendo un paese che ha nei suoi principi giuridici la laicità dello stato, la Francia non rinnega le sue radici cristiane e la sua assoluta tolleranza nei confronti di tutte le fedi. Sono 50.000 gli edifici dedicati al culto: monasteri, abbazie, cattedrali, chiese, sinagoghe, moschee etc. 10.000 sono i siti con una valenza religiosa o spirituale, tra i quali alcuni patrimonio dell’Unesco. Visitati da migliaia di pellegrini ogni anno sono i suoi luoghi di pellegrinaggio: primo fra tutti, Lourdes che ha visto milioni di fedeli e centinaia di guarigioni inspiegabili scientificamente. Cinque sono poi i percorsi che attraverso il territorio francese conducono fino in Spagna a Santiago di Compostela. Il turismo religioso sta conoscendo un apprezzabile sviluppo e costituisce una voce importante dell’intero comparto turistico (Per ulteriori informazioni: c.laussu@lourdes-infoturisme.com). Concludiamo infine con una proposta meno conosciuta che riguarda tutti gli appassionati della natura: il parco zoologico di Parigi. Un percorso di 4 chilometri che conduce in 5 bio-zone dove è stato ricostruito l’ambiente dell’Europa, del Sahel-Sudan, del Madagascar, della Guyana e della Patagonia. Vi vivono duemila specie animali, molte delle quali appartenenti alla fauna selvatica, spesso assai rare. Durante le festività il parco ospita eventi a tema e nel periodo estivo è aperto fino a tardi.