La Valle della Loira: culla del Rinascimento

Da quest’anno fino al 2020 una lunga sequenza di anniversari per celebrare il patrimonio culturale dell’area

Si sa che la Francia, con 83 milioni di visitatori nel 2016, si è aggiudicata il primo posto al mondo come destinazione turistica, nonostante gli attentati che non hanno minimamente offuscato la sua immagine. Il trend è positivo e lo sarà ancora di più nel 2019, in occasione del 500esimo anniversario della posa della prima pietra del Castello Reale di Chambord, della morte di Leonardo da Vinci nel castello del Clos Lucé ad Amboise e della nascita di Caterina de’ Medici. Eventi fondamentali nella storia dell’umanità, perché segnarono la nascita del Rinascimento. Questo movimento intellettuale e artistico nato nell’Italia del Quattrocento, arriva in Francia e più particolarmente nella regione Centre-Val de Loire grazie a Carlo VIII e Francesco I. Per la volontà di questi sovrani, gli artigiani, i creatori di giardini, gli architetti e gli artisti, tutti Italiani, trasformano sia le città che le campagne della Valle della Loira con la costruzione di meravigliosi castelli, di chiese, di edifici pubblici, di piccoli “manoir” e di palazzi privati. Queste celebrazioni vogliono sottolineare i grandi legami culturali, storici e artistici che uniscono l’Italia alla Francia e l’interesse comune di questi due grandi paesi allo sviluppo di una Europa che del Rinascimento sappia raccogliere la grande eredità di pensiero e di valori. A Roma, a Palazzo Farnese, alla presenza della Ambasciatrice di Francia, Catherine colonna e di Francois Bonneau, presidente della regione Centre-Val de Loire, con la collaborazione di Atout France, si è tenuto un incontro sul tema: “Dal Rinascimento all’arte contemporanea”, proprio per evidenziare la continuità creativa di questo movimento di pensiero. Un viaggio nella Valle della Loira, tra i suoi paesaggi e i meravigliosi castelli è un modo sempre nuovo di fare turismo e cultura e di accrescere il proprio bagaglio culturale all’insegna dei grandi di quella meravigliosa epoca. Ecco alcuni esempi. Il Castello di Chambord, nato dal sogno di Francesco I, re di Francia, che portò dalle sue battaglie in Italia numerosi artisti, tra cui Leonardo da Vinci, segna l’inizio del Rinascimento francese. ntano non meno di 5.000 personaggi diversi. Costituiscono la più ricca collezione in Europa, per antichità e bellezza. Le vetrate più antiche sono celebri per il loro particolarissimo tono di blu, soprannominato appunto “blu di Chartres “ e risalgono al XII secolo. Il Castello Reale di Blois rappresenta da solo un panorama dell’arte e della storia di Francia. L’edificio racconta, attraverso la varietà dei suoi stili architettonici, il destino di sette re e dieci regine. Intorno alla corte interna, le quattro ali del castello sono un superbo esempio dell’evoluzione dell’architettura francese dal XIII al XVII secolo.Ogni sera di primavera ed estate, fino a settembre, il Castello Reale di Blois s’illumina e offre uno spettacolo unico di suoni, luci e voci narranti che raccontano i drammi e i misteri di questo superbo maniero. Da non perdere poi il Castello del Clos Lucé di Amboise, dove vi si trasferì Leonardo nel 1516 e vi rimase fino alla sua morte, avvenuta il 2 maggio del 1519. Il Castello del Rivau è da poco iscritto nella rete dei Grandi Siti della Valle della Loira, che oggi riunisce 22 castelli di notevole interesse. Costruito in epoca medievale, reso più a misura d’uomo in epoca rinascimentale, questo sito unisce in modo perfetto patrimonio, storia, botanica e arte contemporanea. Oggi, Il Castello del Rivau, con i suoi interni gotici, le stalle e i poetici giardini, immerge i visitatori in un mondo magico e fantastico.e migliaia di piante. Nel 2017, il Rivau celebra questo fiore con il festival «La vie en roses», che si svolge ogni week-end e nei giorni festivi dal 20 maggio al 2 luglio. Ma la Valle della Loira conta anche strutture contemporanee. Dal 1991, il Frac Centre-Val de Loire si afferma, attraverso la sua collezione, come luogo dedicato al rapporto tra arte e architettura nella loro dimensione sperimentale. Il lavoro di arricchimento della collezione, tanto retrospettivo quanto prospettico, ha permesso di mettere insieme un patrimonio unico, un corpus di opere e progetti che rappresentano sessanta anni di innovazione. Nel 2017, Tours, la capitale storica della Valle della Loira inaugura all’inizio di quest’anno il nuovissimo Création Contemporaine Olivier Debré (ccc od), progettato dagli architetti portoghesi Francisco-Xavier e Manuel-Roca Mateus. L’apertura del CCC OD completa, a Tours, un vero e proprio percorso urbano che collega tre grandi nomi dell’arte e del design contemporaneo. I fratelli Mateus, quindi, ma anche Jean Nouvel, l’architetto che ha firmato il Centro
Congressi Vinci (aperto nel 1994) e Daniel Buren con un tram. Dal 2013, la città di Tours si è dotata infatti di una linea di tram che collega la città da nord a sud con una trentina di stazioni-fermata. Daniel Buren è stato chiamato a decorare questa linea e 3 stazioni, che sono state arricchite da una monumentale opera dell’artista. Infine, Transpalette a Bourges: una fabbrica abbandonata, trasformata in un vivace spazio culturale. Realizzato su un ex sito industriale dismesso, “L’usine Leiseing” (1930), ribattezzato“Friche culturelle L’antre-peaux” dell’Associazione Emmetrop si declina in numerose componenti: arte contemporanea, musica attuale e sperimentale, culture urbane, teatro e arti di strada. Questa struttura ha per obiettivo la promozione della creatività, senza separazioni tra le varie discipline, per creare nuovi rapporti espressivi. Queste che abbiamo citato sono solo alcune delle opportunità che offre la Valle della Loira: anche a tornarvi ogni anno e molti turisti lo sanno, non si finirebbe mai di scoprire aspetti nuovi e affascinanti.