Le Mostre dell’Autunno

Brueghel.

Capolavori dell’arte fiamminga
21 settembre 2016 al 19 febbraio 2017
Reggia di Venaria, Torino
La mostra Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga celebra a Venaria Reale la più importante
congrega di artisti fiamminghi a cavallo tra il XVI e XVII secolo, coloro che sono stati interpreti dello splendore del Seicento e la cui dinastia è diventata marchio di eccellenza nell’arte pittorica.
l’esposizione interamente dedicata alla dinastia dei Brueghel è prodotta e organizzata da Arthemisia Group nelle Sale delle Arti de La Venaria Reale e curata da Sergio Gaddi e Andrea Wandschneider Direttore del Paderborn Städtische
Galerie in der Reithalle.

Love.

L’arte contemporanea incontra l’amore
29 settembre 2016 – 19 febbraio 2017
Chiostro del Bramante, Roma
L’arte contemporanea incontra l’amore, a cura di Danilo Eccher.
Una mostra dal carattere internazionale.
Una novità assoluta e imperdibile nel panorama delle proposte culturali capitoline degli ultimi anni che si candida a riportare la città di Roma in linea agli stessi livelli delle più stimate realtà espositive internazionali. Per la prima volta saranno riuniti i più importanti artisti dell’arte contemporanea.
L’esposizione romana intende affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da
sempre motivo d’indagini e rappresentazioni, l’Amore, raccontandone le diverse sfaccettature e le sue infinite declinazioni
La mostra è prodotta e organizzata da Dart – Chiostro del Bramante e Arthemisia Group.

Maya.

j2_2073Il linguaggio della bellezza
8 ottobre 2016 – 5 marzo 2017
Palazzo della Gran Guardia, Verona
Maya. Il linguaggio della bellezza di Verona è una delle mostre più grandi ed esaustive che
siano mai state prodotte a livello internazionale.
A Palazzo della Gran Guardia con oltre 300 opere provenienti dai principali musei del Messico.
Curata da Antonio Aimi e Karina Romero Blanco l’esposizione affronta il tema della cultura di
questo antico popolo attraverso le parole e i testi degli stessi Maya, utilizzando – come mai è
avvenuto in passato – la più grande rivoluzione antropologica dell’ultimo secolo: la decifrazione della loro scrittura.
Maya. Il linguaggio della bellezza è una mostra dell’Istituto Nazionale di Antropologia e
Storia del Messico (INAH), promossa dal Comune di Verona con il supporto di AMO – Arena
Museo Opera ed è presentata da Arthemisia Group e Kornice.

Picasso.

6643290037_7ac713ccf1_bFigure (1895-1972)
AMO Arena Museo Opera, Palazzo Forti, Verona
15 ottobre 2016 – 12 marzo 2017
Un’opera per ogni anno della vita di Pablo Picasso nell’arco temporale che va dal 1895 fino agli
anni ‘70: questa la novità assoluta della grande mostra che aprirà ad AMO Arena Museo Opera
di Verona.
In mostra un corpus di oltre 90 opere tra le quali Nudo seduto (da Les Demoiselles d’Avignon
del 1907), Il Bacio (la piccola e struggente tela del 1931) e La Femme qui pleure e il Portrait de Marie-Thérèse entrambe del 1937 in prestito dal Musée national Picasso – Parigi che ne preserva la maggior parte.
Opere di pittura, scultura e arti grafiche creano un percorso capace di raccontare la metamorfosi a cui l’artista sottopone la rappresentazione del corpo umano, mentre la sua arte attraversa le fasi del pre-cubismo, del Cubismo, l’età Classica e il Surrealismo, fino a giungere agli anni del dopoguerra, superando le barriere e le categorie di “ritratto” e “scena di genere” per giungere sempre a un nuovo concetto di “figura”: quella che rese Picasso costruttore e distruttore al tempo stesso di un arte solo sua, dal fascino inesauribile.
Con il patrocinio del Comune di Verona, la mostra Picasso. Figure (1895-1972) è organizzata
da Arthemisia Group in collaborazione con il Musée national Picasso – Paris ed è curata da
Emilie Bouvard, conservatrice del Musée national Picasso.

Antonio Ligabue

5-11 novembre 2016 – 8 gennaio 2017
Complesso del Vittoriano – Ala Brasini
di Roma accolgono la mostra Antonio Ligabue (1899-1965): un’esposizione interamente
dedicata al genio tormentato, originario della Svizzera tedesca, ma che a Gualtieri, sulle rive del Po, visse fino alla morte, dopo essere stato espulso dal Paese natale nel 1919.
Attraverso circa 100 lavori, la mostra propone un excursus storico e critico sull’attualità
dell’opera di Ligabue che rappresenta oggi una delle figure più interessanti dell’arte del Novecento.
In mostra anche una sezione dedicata alla produzione grafica con disegni e incisioni.
L’esposizione, promossa dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri, è curata da Sandro Parmiggiani, direttore della stessa Fondazione e da Sergio Nrgri Presidente del comitato scientifico con l’Organizzazione Generale Arthemisia Group e C.O.R. creare,organizzare realizzare.

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