LISBOA, MEU AMOR

Boom di presenze turistiche nella capitale portoghese, meta di innamorati e viaggi di nozze.

Da alcuni anni, la metropoli lusitana è divenuta una destinazione tra le più ricercate per chi cerca un ambiente romantico, luminoso, non ostentatamente gioioso, ma appasionato come le melodie del “Fado” e il suono dolcissimo della “guitarra portuguesa”, uno strumento a sei paia di corde pizzicate, derivato forse dalla cetra rinascimentale. Girando la sera nel quartiere dell’Alfama si possono udire le note di questa musica tradizionale, eseguita da musicisti solitari, spesso affacciati alle finetre o nascosti dietro le persiane. Risalendo i vicoli ripidi che conducono sulle colline del centro, la città affascina con i colori delle sue case o con le facciate rivestite dalle maioliche “azulejas”. Il sole d’estate scotta, ma il vento dell’Atlantico porta refrigerio e spesso la sera è molto fresco. E’ allora che gli innamorati salgono fino al Largo do Carmo, raggiungono la terrazza dello storico ascensore (Elevador di Santa Justa) che collega questa altura con le strade sottostanti vicino a Rossio, e agganciano lucchetti sulla rete di protezione, gettando via la chiave in segno di eterna unione. Anche se non tutti presteranno fede all’impegno, la suggestione al momento è al culmine e un bacio suggella la promessa.

Convento do Carmo

Mano nella mano, si scende più in basso fino alla storica stazione del treno suburbano che porta fino a Sintra e ancora, oltre la stazione, tra una miriade di ristoranti e “pastelerias” dove gustare le specialità portoghesi e soprattutto i famosi “pasteis de nata”, dolcetti alla crema tostati al forno, da accompagnare a un buon bicchiere di vino Porto. Difficile resistere al loro sapore, che a mio avviso da dipendenza. Molto romantici sono anche gli antichi tram che una gestione oculata del turismo e della mobilità urbana ha voluto conservare e utilizzare ancora, restaurati e perfettamente funzionanti nonostante la loro età che sfiora i cento anni.

Pastel de Nata

Le sferraglianti vetture d’epoca s’inerpicano fino al Castello di São Jorge da dove si gode uno splendido panorama della città. Famoso è il tram 28 per il suo percorso spettacolare tra vicoli scoscesi e i borseggiatori che vanno a caccia di passeggeri distratti. Quando la salita si fa più ripida, vengono in aiuto una funicolare, una cremagliera o gli elevadores. Tappa irrinunciabile per chi si reca a Lisbona per la prima volta è la storica Torre di Belem, immortalata in milioni di foto ricordo e selfie, in ogni periodo dell’anno. Diachiarata da anni Patrimonio UNESCO, stupisce per la sua architettura singolare. La cotruzione risale al XVI secolo ed era usata come fortezza di guardia sulla foce del Tago e come porto da dove partivano gli esploratori portoghesi verso la Cina e le Indie. Vicino alla torre di Belém (che significa Betlemme) troviamo il Convento dos Jerónimos, un complesso monumentale che impressiona per il suo stile “manuelino” e la grandezza del chiostro. Da questo sito, la linea ferroviaria che percorre la costa conduce a Monte Estoril e a Cascais, rinamate località balneari cosmopolite, dove sorgono alberghi e residenze di prestigio.

Monastero San Jeronimos

Sono molti i locali e i ristoranti nel centro di Cascais, dove è possibile gustare ottimi piatti di pesce o pietanze della tradizione portoghese come il “Bacalhau à Brás” o come “o polvo à lagareiro”. Sempre in zona, a pochi chilometri si apre lo spettacolo della Boca do Inferno dove le onde oceaniche e il vento hanno scavato una impressionante grotta sulla costa rocciosa. Di lì a breve, rientrando verso Cascais, troviamo Villa Italia, che fu residenza del Re di maggio, Umberto II, ivi ritiratosi in esilio dopo la proclamazione della Repubblica Italiana nel 1946.

Cascais, Boca do Inferno

La villa oggi è un albergo di lusso con annessa Spa e del ricordo del re è rimasta solo la targa della strada costiera a lui dedicata. Da Cascais a Sintra, nel retroterra, il passo è breve e se si dispone almeno di una giornata prima del rientro, il consiglio è quello di visitatre il Palacio Nacional da Pena e l’annesso parco, che costituiscono una delle principali attrazioni turistiche del Portogallo. L’intera visita richiede molte ore e nel periodo da giugno a settembre c’è una lunga fila all’ingresso, ma l’attesa merita. Queste che abbiamo descritte sono solo alcune delle principali mete di chi vuole scoprire Lisbona e i suoi tesori in un arco di tempo limitato: un’esperienza facile e a portata di mano perché sono molti i voli che collegano le città italiane alla capitale portoghese. Un’esperienza che colpisce e resta nel cuore, soprattutto se il cuore batte nel petto di due innamorati alla ricerca di un viaggio indimenticabile.

La Torre di Belem, simbolo di Lisbona

Foto: Carlo Sacchettoni