MATERA MOSTRA IL RINASCIMENTO VISTO DAL SUD

Fra le tante variegate offerte e iniziative culturali che accompagnano per tutto il 2019 l’assegnazione a Matera del titolo di Capitale della Cultura Europea(www.matera-basilicata2019.it) segnaliamo un’interessante mostra: “Rinascimento visto da sud: Matera, l’Italia meridionale e il Mediterraneo tra ‘400 e ‘500 “.

Aperta fino al 19 agosto 2019 nel pregevole e ricco Museo di Palazzo Lanfranchi e nell’attigua Chiesa del Carmine è l’occasione, avvalendosi anche di postazioni multimediali,

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per esaminare questo periodo storico da un’insolita prospettiva: il Sud. Il ribaltamento del punto di vista offre una visione che mette al centro di quel periodo l’Italia meridionale e guardandolo dal mare. Da quelle rotte, coste e approdi con i relativi porti, mercati e città per secoli centri di avvicinamento fra culture e popoli in un Mediterraneo che oggi separa ma allora univa attraverso scambi economici, culturali e artistici vivacissimi. La Basilicata, terra interna e montuosa ma affacciata su due mari, è sempre stata terra di passaggio e accoglienza, regione di incontro e collegamento, via di transito di popoli e culture e

Künstler: Baco, Jacomart,um 1413-1461,mit Juan Reixach

porta tra occidente e oriente. “Matera, in questi anni ancora parte della Terra d’Otranto- sottolinea Marta Ragozzino, direttrice del Museo Lanfranchi –appariva permeata da una cultura più adriatica che tirrenica e le molte opere esposte documentano gli scambi con Venezia e l’Oriente. Attraverso la Repubblica della Serenissima e i porti della Capitanata, della Terra di Bari e d’Otranto : Manfredonia, Molfetta, Bari, Otranto, Brindisi, veniva veicolata l’eredità dell’antico,

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ma anche la cultura greco bizantina insediata dall’altra parte del mare”. Tra le principali opere esposte la quattrocentesca Carta del navegar di Albino da Canepa; la grande Pianta prospettica di Venezia di Jacopo de Barbari a confronto con la Veduta di Napoli della Certosa e Museo di San Martino. Attraverso preziose opere d’arte ma anche importanti oggetti , carte geografiche, strumenti di navigazione, portolani e documenti storici, la mostra materana offre un racconto visivo sulla fioritura artistica e culturale avvenuta nell’Italia meridionale la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento in relazione con il più ampio contesto del Mediterraneo e la storia di idee, acque e uomini. Molte i protagonisti del fervore artistico

locale, vedi l’Annunciazione di Bartolomeo Vivarini da Modugno, il San Girolamo di Lazzaro Bastiani da Monopoli, il polittico di Michele da Valona di Guglionesi,. In arrivo da grandi musei italiani e stranieri i ritratti dei protagonisti della vicenda storica che si vuole ricostruire: il Ritratto di Alfonso di Aragona dal Museo Jacquemart André di Parigi, l’Incoronazione di Ferrante d’Aragona di Benedetto da Maiano dal Bargello di Firenze, il busto di Carlo V del Montorsoli dal napoletano museo di Capodimonte, il Ritratto del vicerè Pedro de Toledo dal Museo della Certosa di San Martino. Il percorso dell’esposizione sottolinea l’autorevole ruolo svolto già nel XIV secolo e sotto i più importanti re angioini dalla città partenopea come grande capitale culturale internazionale e baricentro del Mediterraneo. Tanto da diventare la seconda metropoli del Mediterraneo dopo Istanbul. La mostra con un focus particolare su Matera e la Basilicata è integrata e arricchita da speciali percorsi di conoscenza e valorizzazione delle opere d’arte tardogotiche e rinascimentali disseminate nel territorio regionale e inamovibili per tipologia o per dimensioni. Ta le principali gli affreschi di San Donato a Ripacandida, quelli della

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chiesa rupestre di Santa Barbara a Matera, il grande polittico di Cima da Conegliano a Miglionico, le opere realizzate nei primi decenni del cinquecento Francesco da Tolentino a Pietrapertosa e i numerosi polittici eseguiti per i paesi lucani:Senise, San Chirico Raparo, Salandra, Stigliano, da Simone da Firenze, pittore-emigrante da nord verso sud che nella Basilicata interna trovò una folta committenza.

 

Foto di copertina: Madonna con Bambino e angeli  di Cesare da Sesto.