MOSTRA LISETTA CARMI. LA BELLEZZA DELLA VERITA’

MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE ( FINO AL 3 MARZO 2019)

“Un’immagine non è mai esistita nella mia mente prima dello scatto. Io vedo ciò che c’è, amo e mi emoziono per ciò che c’è. Ho fotografato per capire la gente e il mondo e per dare voce a chi non ce l’ha”- questo affermava Lisetta Carmi, una delle nostre fotografe più internazionalmente apprezzate ed a cui il Museo di Roma in Trastevere dedica una personale aperta fino al 3 marzo 2019. A novantaquattro anni, portati con leggerezza, serenità e sorprendente modernità, Lisetta vive attualmente la sua ultima vita o chissà penultima, visto che continua ad essere aperta ai cambiamenti, in un trullo di Cisternino. Nella località pugliese si è trasferita da molti anni per fondare un ashram: una comunità simile a quelle in India in cui ci si riunisce per meditare e praticare yoga sotto la guida di una guida spirituale. Quindi alle realtà sofferenti in ogni parte del mondo Di vite ne ha vissute tante da quando già promettente pianista abbandona lo studio della musica per dedicarsi, all’inizio degli anni ’60, alla fotografia, per poi ritornare al pianoforte ma come ricercatrice e studiosa e poi lasciarlo di nuovo per iniziare l’attuale esperienza mistico-ascetica originata da un soggiorno in India durante uno dei suoi tanti viaggi. Percorsi di conoscenza che l’hanno portata da Israele all’Afganistan, dal Pakistan all’America latina sempre con l’amata Leica M2 a tracolla, pronta a cogliere, rigorosamente in bianco e nero, la verità di luoghi e persone così distanti fra loro. Si tratti di chi si aggira in un basurero sud americano(sconvolgente luogo per la raccolta di immondizie) o della comunità di “travestiti” insediati nei tortuosi caruggi, i vicoli del centro antico di Genova, sua città natale. Una testimonianza fotografica, quest’ultima, iniziata nel 1965 e portata avanti con empatia e rispetto per sei anni fino a formare un libro che fece scandalo e venne destinato al macero dalla censura dell’epoca e sopravvissuto grazie alla scrittrice Barbara Alberti che ne custodì in casa le copie esistenti. Le circa 170 immagini della mostra romana sono divise per tema: da Genova porto ai Travestiti, dagli scatti in Sicilia che hanno prodotto nel 1977, un libro “Acque

di Sicilia” con testi di Leonardo Sciascia ai celebri Ritratti. Personaggi dell’arte, musica e spettacolo: da Claudio Abbado a Lucio Fontana, Emanuele Luzzati, Charles Aznavour, fino al poeta Ezra Pound che, secondo Umberto Eco: “dicono di lui più di quanto sia mai stato scritto, rivelando la sua natura straordinaria”. Forse il più interessante è proprio il ritratto che si delinea lungo la mostra: quello della fotografa. Una donna antri tradizionale, sempre avanti rispetto ai tempi, pronta ad aprirsi a rinnovamenti totali e , come sottolinea l’intervista filmata dal curatore Giovanni Battista Martini, ancora oggi curiosa e aperta a nuove scoperte e conoscenze.

Foto di copertina: Lisetta Carmi-Venezuela 1969

la Metropolitana -Parigi 1965

Venezuela 1969 – El Basuero Maracaibo

Italsider – Genova 1964

I Travestiti – la Novia Genova 1965

Sicilia – Piazza Armerina 1976