Musica e turismo. Nel paese del belcanto è alto l’analfabetismo musicale

Il turismo, in Italia, è stato, e sarà sempre una grande fonte di guadagno. Esso genera il 10,3% del Pil ed occupa l’11% circa della popolazione nazionale.

L’intera filiera culturale vale il 15% del Pil mentre lo Stato ha stabilito nel bilancio per la cultura solamente lo 0,11% del prodotto interno lordo, un’assurdità per un reparto che dovrebbe da solo trascinare l’economia del nostro Paese, che ha la fortuna di avere il maggior numero di beni artistici e culturali dichiarati “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO. L’Italia è sinonimo di arte e storia, con le sue le bellezze artistiche riserva al turista infinite e meravigliose sorprese.

La nostra penisola è un intreccio fittissimo di opere che vivono in una naturale simbiosi tra paesaggio e cultura, storia ed arte, architettura ed urbanistica, dagli antichi romani ai greci, ai giorni nostri.

Non dimentichiamo, inoltre, che l’Italia è stata ed è la culla di un’altra grande arte, la musica; nel nostro Paese sono nati i più grandi compositori e musicisti di tutti i tempi e con le loro melodie e musiche hanno raggiunto con strepitoso successo il mondo intero.

La grande musica e le grandi melodie sono immortali; cambiano le culture, cambiano le mode, gli usi ma la gente non smetterà mai di ascoltare Verdi, Puccini, Vivaldi. Questo tipo di musica rappresenta una grandiosa scultura, un fantastico dipinto, che il tempo non riuscirà a scalfirli o distruggere.

Non dobbiamo dimenticare che la musica è un linguaggio universale, parla ad ogni uomo, è diritto naturale di noi tutti. Molti anni fa era soprattutto prerogativa di classi privilegiate in determinati centri culturali ma oggi con i mass media e tutti gli altri mezzi di riproduzione essa penetra nell’intimo delle nostre case, viene percepita da ogni uomo, da ogni donna, da ogni bambino, da potenti ed umili, ricchi e poveri, felici ed infelici, da tutti coloro che sono sensibili al suo profondo e potente messaggio. La musica può essere apprezzata con la stessa intensità sia da analfabeti che da gente dotata di istruzione e della più evoluta forma di intelligenza.

Fori-Romani

La Musica differisce da tutte le altre arti, e, libera da ogni rapporto di forma, costituisce una forma astratta, assoluta e concreta; segue dei principi estetici interamente differenti da quelli delle altre arti: non può essere valutata secondo le categorie della pittura, della scultura che devono sottomettersi a proporzioni, a forme: la Musica sola è sproporzione, tutte le arti sono belle ma solo la Musica è “sublime”.

La musica sicuramente può aiutare un risveglio delle coscienze perché un Paese che scade moralmente inevitabilmente scade anche culturalmente. Noi italiani abbiamo dimenticato che la musica non è solo intrattenimento ma é una necessità dello spirito e così facendo abbiamo spezzato delle radici importanti della nostra storia.

In Italia abbiamo un analfabetismo musicale terrificante; nei maggiori Paesi del mondo chiunque suona uno strumento o canta in un coro, da noi è stata completamente eliminata dall’elenco delle materie di studio. L’educazione musicale deve diventare un momento importante che accompagna i ragazzi dalla scuola elementare in avanti e deve diventare la nostra bandiera a livello internazionale perché fa parte della nostra cultura e non farci più trovare all’ultimo posto nella classifica mondiale!

Numerosi dati mostrano che il tema della musica ha potenzialità enormi per chi si occupa di turismo: nel paese del Belcanto sono due i filoni di prodotto sui quali gli operatori pubblici e privati possono lavorare, gli eventi e i luoghi.

Fino ad oggi la promozione di questa grande possibilità di sviluppo della nostra economia è affidata alla sensibilità di pochi singoli che hanno visto nel tema musicale una variante del cosiddetto “turismo urbano-culturale” ma la maggior parte, compresi gli Enti Pubblici, lo stanno sottovalutando senza pensare che il suo sviluppo porterebbe a un elevato aumento di guadagno e di posti di lavoro che nella situazione odierna non può lasciare indifferente.

Creiamo eventi musicali, itinerari particolari relativi all’opera, ai musicisti, visite alle dimore, ai teatri storici da dove per la prima volta si sono diffusi i capolavori che ancora oggi vengono rappresentati nel mondo intero a testimoniare l’immenso valore dei nostri artisti ed aiutiamo i nostri ragazzi a immedesimarsi nelle melodie immortali oltre alle loro musiche e canzoni che non hanno nulla da invidiare anzi sono la conseguenza ed evoluzione naturale nel tempo.