Nasce il portale web “La Costa di Enea”: Pomezia e il litorale laziale puntano al Distretto Turistico  

E’ singolare ed interessante la prospettiva di una riqualificazione culturale e turistica del litorale tirrenico laziale, che racchiude tesori storici ed ambientali ancora poco conosciuti dai visitatori della capitale e dagli stessi romani che frequentano la costa. A Pomezia è stato presentato il progetto denominato “La costa di Enea” alla presenza del vicesindaco di Pomezia Elisabetta Serra e Flaminia Santarelli della Regione Lazio, Area Promozione Turismo. L’obiettivo è un intenso programma di investimenti per la valorizzazione della zona che comprende il comune di Pomezia, Ardea, i Castelli Romani, il litorale romano e pontino, nonché il quadrante Sud Ovest dell’area urbana di Roma. Il piano di lavoro, nato nel 2015 da un’idea  di M&T Marketing e Territorio di Manuela Troiani, ha dato vita a una rete di sinergie tra pubblico e privato, che vede protagonisti  i Comuni coinvolti, Pomezia in primis, musei, parchi tematici come Zoomarine e Cinecittà World, ma anche riserve naturali, eccellenze gastronomiche locali, le pizze gourmet della Nazionale Italiana Pizzaioli , le imprese e gli operatori turistici. La Costa di Enea si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio e intercettare il turista dopo la sua sosta a Roma, in modo che possa abbinare la visita ai luoghi limitrofi ricchi di attrattive. Tra le novità principali della stagione spicca il lancio del sito lacostadienea.it previsto per maggio 2017. Questo portale sarà una vera e propria vetrina per le risorse culturali e paesaggistiche. L’offerta turistica sarà completamente digitalizzata: dagli itinerari arricchiti con notizie culturali del territorio, corsi di cucina  e il  catalogo bimestrale completo con proposte di viaggio, anche in versione inglese. Le  strutture ricettive e i potenziali partner interessati potranno iscriversi gratuitamente sulla piattaforma per rientrare nel progetto ed ottenere visibilità on line. Inoltre, a testimonianza dell’impegno sul territorio e per lanciare il marchio di una linea di prodotti e servizi sotto l’insegna del  mito di Enea, è stato avviato il processo di riconoscimento del Distretto Turistico presso la Regione Lazio con l’obiettivo di posizionarsi bene nel mercato cosiddetto “incoming”, vale a dire quello riguardante i visitatori non residenti in Italia, anche solo di passaggio nella capitale. A tale proposito c’è da rilevare una potenzialità ancora non sfruttata riguardante quei turisti o quei viaggiatori anche d’affari, che al termine del soggiorno nella capitale, possono sfruttare ancora uno o più giorni per scoprire la costa laziale o altre attrattive della zona. In vista dell’alta stagione, per sviluppare al meglio l’identità territoriale sono previsti spettacoli di teatro e incontri dedicati all’Eneide, percorsi enogastronomici con il Tognazzi Film fest che coinvolge il Villaggio Tognazzi e i suoi vini della cantina La Tognazza. ” Il progetto La Costa di Enea è un’occasione importante per il territorio laziale  – spiega Manuela Troiani di M&T – proponiamo un caleidoscopio di soluzioni turistiche  valorizzando la storia,l’intrattenimento e le potenzialità dei Comuni coinvolti insieme alle imprese e associazioni. Dopo il primo periodo di attività abbiamo registrato un forte interesse da parte dei mercati stranieri pro
venienti dalla Germania e dall’ Est Europa, ma anche da parte dei congressisti e della clientela MICE che frequenta spesso la zona di Pomezia. Miriamo anche al mercato nazionale e accettiamo la sfida di riuscire a coinvolgere il turista che possa abbinare la Costa di Enea al suo soggiorno a Roma. Dopo vari progetti che sono stati attivati nel tempo in questo ambito intendiamo investire al meglio con il nostro portale le risorse pubbliche e private in gioco lavorando al rilancio turistico mantenendo interesse alle nuove collaborazioni e sinergie”. L’area identificata come Costa di Enea può contare su un totale di 2692 posti letto totali in hotel; 300 case vacanza; 60 B&B. Gli spazi per eventi e congressi possono complessivamente accogliere quasi 2500 persone. Sono già pronti vari tour tematici: 18 tra arte storia, enogastronomia. Sono in preparazione altri su wellness e sport acquatici. Al momento sono 4 i tour dedicati alla Costa di Enea che comprendono visite guidate e trasferimenti, con quote da 45 euro a persona. Si parte da Le meraviglie del Latium Vetus, alla scoperta del mito di Enea e la campagna romana che tocca l’antica Lavinium e il museo, Pomezia che offre  quasi nove chilometri di costa e una struttura ricettiva di tutto rispetto che la posizionano al 4° posto fra i Comuni laziali e, addirittura al 3° posto nella categoria 4 stelle. Tappa prevista anche al cimitero monumentale tedesco e alla Torre medievale di Santa Palomba. Si possono anche scegliere i Territori dell’Antica Alba Longa con la visita a Albano Laziale alla scoperta dell’Anfiteatro e i cisternoni, per poi andare a Castel Gandolfo con i Giardini della Villa Pontificia. Per chi ama il mare c’è l’itinerario La Costa di Nerone con sosta a Anzio e Villa attribuita all’imperatore romano e il borgo medievale di Nettuno. Sarà poi la volta della riserva di Tor Caldara e Nettuno con il centro storico e il Forte Sangallo. Infine c’è il tour La Terra di Diana che farà tappa al bacino lacustre Speculum Dianae con il tempio, al Palazzo Chigi di Ariccia fino al borgo pittoresco di Nemi e al Museo delle Navi romane. La programmazione si articola anche con proposte dedicate a Roma come le Ville del Celio, Palatino, Monte dei Cocci, Tour dei Misteri tra fantasmi e intrighi di donne (Banchi nuovi,Ponte S.Angelo, Piazza Navona)  Roma pagana e cristiana e gli Scavi di Ostia Antica. Non mancano degustazioni di prodotti tipici e giornate presso i parchi Zoomarine o CineCittà World. Tutte le proposte si possono abbinare ai tour dedicati alla Costa di Enea. In definitiva, il progetto va a colmare una lacuna che per decenni ha trascurato una importante area a Sud della Capitale e che, se fosse stato concepito molti anni addietro, avrebbe favorito lo sviluppo di infrastrutture tuttora carenti e contenuto quei fenomeni di degrado che si sono sviluppati dagli anni ’60, quando con la costruzione del grande aeroporto intercontinentale di Fiumicino, tutta l’area costiera è stata sottratta alla sua vocazione agricola e mal riconvertita in una prospettiva turistica di eccellenza, pur avendo alle spalle tradizioni balneari di tutto rispetto, celebrate spesso dal cinema e dalla letteratura.

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