Turismo per tutti: Turismo accessibile

IL 6 APRILE 2016, IN ISRAELE, LA IV EDIZIONE INTERNAZIONALE DEL CONGRESSO DEDICATO ALL’ ACCESSIBILITÀ

Negli ultimi decenni il turismo è diventato un bisogno sociale primario: non più una attività di svago per pochi eletti, ma una necessità per tutti. Oltre ad essere un volano economico di primaria importanza, il turismo ha una valenza culturale di grande rilievo, essendo uno strumento di conoscenza e arricchimento personale. Per queste ragioni oggi è più che mai indispensabile garantire l’accesso all’esperienza turistica a tutti, giovani e anziani, indipendentemente dalle condizioni personali, sociali, economiche e di qualsiasi altra natura che possano limitare la fruizione di questo bene fondamentale. Si parla spesso di turismo sostenibile, ma poco di turismo accessibile. Nel concetto di accessibilità rientra anche l’assenza di barriere architettoniche che sono un ostacolo per chi ha problemi di deambulazione. Questi temi sono al centro dell’appuntamento internazionale in programma a Tel Aviv, presso l’aeroporto Ben Gurion, il 6 aprile 2016. Un convegno annuale che ha sul tavolo di lavoro l’accessibilità come leva per le aziende e le organizzazioni in cerca di formule nuove per la promozione del turismo a tutto campo per tutti, ovvero viaggi, cultura e tempo libero, senza limitazione ed esclusione di alcuno. Per il quarto anno consecutivo, Israele dà vita ad una convention finalizzata a presentare una piattaforma professionale e pedagogica che consenta la discussione intorno ai soggetti legati al concetto di accessibilità, illustrando le innovazioni tecnologiche sviluppate nel mondo in questa prospettiva. Il congresso internazionale permette di apprendere da docenti di alto livello gli sviluppi dell’attività mondiale legata al superamento e all’ausilio della disabilità ed il pubblico stesso ha la possibilità di apprendere e verificare quali sono le strategie e le tecniche per migliorare l’accessibilità in tutte le strutture e le dinamiche sociali ed economiche del turismo. Tra i 600 partecipanti ospiti della convention si segnalano membri del parlamento Israeliano, rinomati imprenditori, esperti del settore, professionisti, architetti, designer e ingegneri, rappresentanti degli enti locali e degli uffici governativi, membri di organizzazioni per i diritti dei disabili, fornitori di servizi e attrezzature specifiche. Come ha dichiarato Avital Kotzer Adari, direttore Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia, “Da molti anni il Ministero del Turismo di Israele promuove il turismo accessibile: Israele è un paese giovane e per questo le strutture sono nate già con la mentalità rivolta al mondo della disabilità. Sempre poi si cerca di accrescere la possibilità di rendere accessibili anche i luoghi storici e religiosi con tutti i mezzi a disposizione, come, per esempio, dare la possibilità a chi ha problemi di deambulazione di visitare la città vecchia di Gerusalemme utilizzando 40 piccoli motocicli predisposti per consentire il movimento a chi non è autonomo negli spostamenti”. Quest’anno, il panel dei relatori internazionali includono la Dott.ssa Daniela Bas, direttore per le politiche sociali e dello sviluppo del Dipartimento di Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite; la Signora Anna Grazia Laura, Presidente e membro del Consiglio di Amministrazione ENAT; il Commissario Victor Calise, dell’ufficio del sindaco di New York per le persone con disabilità; Mr. Martin Essl, fondatore della Fondazione Essl che fa parte della European Foundation Centre, Philanthropy Association; il Dr. Michael Fembek, Austria, Direttore del Progetto Zero, Fondazione Essl; la Signora Lara Schweller, Coordinatore della Comunità e Accessbilità ai programmi del Museum of Modern Art (MoMa) di New-York. Per ulteriori informazioni, programma e iscrizioni: http://www.aisrael.org Da non dimenticare infine che Tel Aviv, una città che ha poco più di un secolo è organizzata con i più moderni criteri di accessibilità.